Cristina Treppo per Casa Cavazzini

By giovedì 6 Luglio 2017 0 No tags Permalink 1

Lavoro con Cristina Treppo dal 2010. Insieme abbiamo realizzato numerose mostre personali e collettive. Il mio apporto è stato inizialmente quale gallerista e successivamente con il ruolo di curatore. Cristina Treppo era presente in tre edizioni di Selection, 2010 (a cura di Carolina Lio), 2012, 2013 (a cura di Maria Yvonne Pugliese) presentate nella mia galleria a Vicenza. In quegli stessi anni ha lavorato anche a due personali sempre in Palazzo Da Porto Interno Bianco ( a cura di Carolina LIo) e Sospensione ( a cura di Riccardo Caldura). Quindi la prima mostra insieme nello spazio pubblico del Museo Archeologico di Aquileia e poi l’avventura con la Cina: 2014 alla Biennale dello Xinjiang e 2015 e 2017 FLOW, arte contemporanea italiana e cinese in dialogo ( a cura di Peng Feng e Maria Yvonne Pugliese).
Otto mostre in 7 anni che testimoniano il mio desiderio nel mantenere l’attenzione nel tempo su pochi artisti selezionati.
Venerdì 23 giugno 2017 ha aperto al pubblico la mostra personale che Cristina ha studiato, realizzato e allestito per Casa Cavazzini, al primo piano del museo d’arte moderna e contemporanea di Udine. Il museo è diretto da Vania Gransinigh che è anche curatrice della mostra.
Casa Cavazzini conserva intatto l’appartamento ristrutturato nel 1937 dall’architetto Ermes Midena. Al suo interno è ancora visibile parte dell’arredamento originale con cui l’artista è entrata in dialogo formale.
Cristina Treppo, nel suo studio appena fuori Udine, lavora con intensa costanza nella ricerca di forme, materie e finiture, ma è solo nel momento in cui visita lo spazio che ospiterà una sua mostra che crea quegli oggetto specifici per il luogo. I mesi di ricerca sulle materie le permettono successivamente di poter attingere a un ampio vocabolario sperimentato per dar vita in pochi mesi ad accurate esposizioni. Conosco Cristina da 7 anni e ogni volta mi sorprende perché l’evoluzione del suo linguaggio è coerente ma sempre felicemente nuova.
“Pittura / Scultura” (questo il titolo della mostra di Udine) presenta 23 opere collocate perfettamente nelle 8 stanze. Consegno la descrizione puntuale dei singoli pezzi alle immagini allegate (clicca QUI) e mi soffermo sull’opera come rivelazione della sua struttura. Come rivelazione di pieni e vuoti.
Nella cucina dell’appartamento c’è una vetrina con doppio vetro, che permette una vista passante, che contiene l’opera Vanitas, una scatola in vetro con oggetti neri. I volumi delle due vetrine si pongono in relazione simultaneamente e il contenente è a sua volta contenuto.
In un’altra sala, in un angolo, Camera (Vanitas) un parallelepipedo verticale nero fa da piedistallo ad una ciotola in polvere azzurra. L’installazione è posizionata a parziale chiusura di un armadio a muro non perfettamente chiuso. L’opera è una linea nera piena accanto alla fessura nera vuota delle due ante accostate. Nel lavandino della cucina è inserito Vaso, un recipiente in carta e vernice che si inserisce a filo nella vasca del lavandino e ne contiene il vuoto, restituisce una nuova forma a quel vuoto.
Ponendo delle opere all’interno di una spazio che riteniamo finito nel rapporto tra pieno e vuoto, Cristina Treppo pone in evidenza una capacità di vedere ulteriore all’interno dello stesso spazio. Infatti porta in vibrazione ciò che noi prima percepivamo come vuoto. Come ci insegnano le più recenti scoperte scientifiche i nostri occhi vedono solo una piccola parte della realtà che è formata da vibrazioni continue senza distinzione tra pieno e vuoto. Quello che noi consideriamo nulla è nella realtà un pieno in relazione costante e senza confini.
In alcune delle opere esposte a casa Cavazzini si coglie per la prima volta nel lavoro di Cristina Treppo questa attualissima ricerca. Un passaggio importante dalla relazione formale alla percezione dello spazio oltre il campo visivo.
(La sintesi che il mezzo/blog richiede non mi permette un approfondimento che sarebbe doveroso e che mi riprometto di fare in un prossimo futuro).
La mostra è aperta fino al 27 agosto, dal martedì alla domenica dalle ore 10,30 alle 19.

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